LE NOSTRE VITE NON SONO ALL’ASTA

 

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Roma, 21 Ottobre 2008. Dopo l’occupazione dell’ex Cinema Volturno, l’Assessorato Popolare contro la Crisi Abitativa comincia a muoversi nella città.

Alle 10.00 circa di oggi (orario previsto per l’asta pubblica), 8 famiglie occupanti senza titolo delle case INPDAP di Dragoncello, rischiano di veder venduto l’appartamento in cui vivono e di iniziare la tragica trafila che li porterà verso lo sfratto esecutivo.

Un altro frammento del patrimonio degli enti previdenziali rischia di essere s-venduto, ed altre persone nella nostra città rischiano di essere gettate, senza alternative, in mezzo ad una strada.

In una situazione in cui l’immobilismo delle istituzioni diviene sempre più aperta connivenza, non potevamo restarcene con le mani in mano; siamo intervenuti per bloccare l’asta ed impedire questa ennesima speculazione.

Contemporaneamente in via della Magliana è altresì in corso un picchetto antisfratto su un appartamento di proprietà INPS occuapato da una famiglia impossibilitata all’acquisto. Troppe sono a Roma le persone sottosfratto ( il decreto approvato di recente dal Governo riguarda soltanto alcune categorie “protette”e non riguarda le situazioni di morosità), le persone in attesa di un alloggio popolare, le persone costrette a vivere in coabitazione, in situazioni di emergenza o già senza un tetto sulla testa. Sono sempre più le famiglie e le persone che vivono una situazione di precarietà abitativa e di vita insostenibile, che non ce la fanno più a pagare affitti e rate di mutui sempre più irraggiungibili.

Dopo la consegna degli alloggi di Ponte di Nona, le cui procedure per la costruzione risalgono al 1986, non sembra esserci soltanto il vuoto. Che fine hanno fatto le case che l’amministrazione locale doveva acquisire dagli enti previdenziali e dai privati, i progetti di recupero ed autorecupero delle aree e degli edifici dimessi, i nuovi piani di edilizia residenziale pubblica da costruire direttamente? Perché è bloccato il meccanismo di recupero degli alloggi di risulta?

Mentre il Comune di Roma annuncia, con scadenza 2016, la costruzione di alloggi privati da affittare e vendere a prezzi calmierati, rischiano di essere di fatto cancellati i programmi di acquisizione e costruzione degli alloggi da destinare a edilizia pubblica e popolare.

Siamo stanchi di ascoltare amministrazioni che non fanno altro promettere e rimpallarsi responsabilità; di vedere una montagna di soldi pubblici sperperati a pioggia per Residence privati che non rappresentano mai una soluzione vera e definitiva; non possiamo più permetterci di aspettare, invitiamo tutti e tutte ad organizzarsi con  noi nell’ASSESSORATO POPOLARE CONTRO LA CRISI ABITATIVA (Ex cinema Volturno).

 

                                            Vogliamo Subito un Piano Straordinario di Case Popolari per Roma.

  

                                                                                          ASSESSORATO POPOLARE CONTRO LA CRISI ABITATIVA   

                                                                                                                                  Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa

 

 

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