Petizioni e residenze: agenzie stampa

CASA: RACKET OCCUPAZIONI; 500 FIRME PER LIBERARE ARRESTATI (ANSA)

ROMA, 25 SET – Quasi 500 firme raccolte nel mondo dell’università, della ricerca e della politica per chiedere la «liberazione immediata di Gabriele Giovanetti e degli altri quattro» indagati per la gestione della casa occupata 8 Marzo. Questa l’iniziativa di un gruppo di ricercatori lanciata attraverso il sito www.petizionionline.it. La petizione «chiede che le accuse, assurde ed infamanti, vengano ritirate e pubblicamente smentite e che si faccia piena chiarezza su quella che è una lotta per il diritto all’abitare e non può certo essere ricostruita come una questione di malavita». Oltre 460 le firme raccolte in poco più di due giorni sul portale su cui compaiono anche i nomi di Gianni Vattimo, dell’ex parlamentare del Prc Maria Luisa Boccia e del fisico teorico Giorgio Parisi. «Gabriele è uno di noi – spiega uno dei promotori dell’iniziativa, Luca Leuzzi del Cnr – un ricercatore precario, non un estorsore. E anche gli altri quattro arrestati sono persone normali, con lavori normali, che sono state infangate da questa vicenda. Per la loro immediata liberazione stiamo raccogliendo le firme di personaggi al di sopra di ogni sospetto». I colleghi-ricercatori di Gabriele hanno indetto per lunedì alle 12 una conferenza stampa nel dipartimento di Fisica della Sapienza per presentare le firme raccolte.(ANSA).

per firmare andate qui: 

http://www.petizionionline.it/petizione/liberta-per-lex-8-marzo/42

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EX 8 MARZO, SANTORI (PDL): «QUADRO ALLARMANTE» (OMNIROMA)

Roma, 25 set – «Quanto accade relativamente alle occupazioni abusive nella città di Roma ha dell’incredibile e, in alcuni casi, è allarmante». È quanto dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente della commissione Sicurezza del Comune di Roma, circa l’inchiesta sulle occupazioni abusive pubblicata oggi da un noto settimanale nazionale. «Preoccupante e inquietante – aggiunge Santori – soprattutto è quanto emerso rispetto alle rassicurazioni delle istituzioni locali in merito alle regolarizzazioni degli occupanti; l’indicazione da parte degli uffici del Municipio di occupare spazi all’interno della ex scuola 8 Marzo in caso di richiesta di alloggio popolare; l’inquietante meccanismo per il quale è stato possibile che un consigliere comunale si vedesse assegnata una casa, dopo averla occupata abusivamente. E questo in base alla delibera varata dall’ex giunta Veltroni nel 2003 per la quale si riserva il 13 per cento degli alloggi popolari a chi occupa abusivamente. Crediamo sia opportuno aprire una riflessione su quanto avviene a Roma nell’ambito delle politiche abitative, con connivenze a livello locale, come dimostrato dall’inchiesta, con chi commette reato di occupazione e scandali che non sono più tollerabili. Tutto questo – conclude Santori – è doveroso soprattutto nei confronti di chi da anni ha diritto ad una casa a causa del basso reddito, e si vede negato un alloggio da chi occupa liberamente stabili, trovando sostegno dalle normative comunali». red 251827 set 09

EX 8 MARZO, IL TEMPO: SCHEDE RITOCCATE PER DARE LA RESIDENZA (OMNIROMA)

Roma, 25 set – «Pratiche amministrative manomesse in XV Municipio. Sta assumendo i contorni dello scandalo il giallo delle residenze concesse a decine di occupanti abusivi dell’ex scuola ‘8 Marzò, alla Magliana, periferia di Roma. Lo rivelano gli stessi uffici comunali. Il vigile urbano ha scritto ‘nò alla residenza, ma il giudizio contrario è stato successivamente cancellato». Lo scrive Fabio Di Chio sul Tempo. «Cioè: i pareri negativi alle singole richieste di residenza, riportati su ciascuna scheda compilata dall’operatore che ha eseguito l’ispezione, sono stati sbarrati e controfirmati da un altro collega – continua l’articolo – C’è chi nella firma avrebbe riconosciuto quella di un vigile urbano iscritto alla Cgil, il sindacato di sinistra. Risultato? Quando la pratica è passata all’esame dell’Anagrafe l’impiegato ha dato la sua approvazione. Al momento, i residenti all’ex scuola dell»8 Marzò sono 31, di cui 12 italiani. Come mai la cancellatura? C’è stato l’ordine di dare il via libera per gli occupanti? E ancora. La residenza può essere concessa anche se chi la richiede è stato denunciato per invasione di edificio pubblico, come nel caso degli abitanti dell’ex scuola alla Magliana? Il responsabile dell’Anagrafe del XV Municipio, Luciano Luppino, prova a fissare dei punti certi. ‘La richiesta di cambio di residenza – spiega – deve essere accolta anche se avanzata da un occupante. Tempo fa le persone dell’«8 Marzo» protestarono sotto le finestre dei nostri uffici perché non veniva concessa loro la residenza. Io sedai gli animi assicurando che tutte le domande sarebbero state prese in considerazione. Nella seconda fase – continua – l’iter prevede che l’ufficio anagrafico deleghi la Municipale a verificare la situazione abitativa. L’operatore va sul posto, appura che la persona abiti realmente lì e a che titolo. Alla fine della ricognizione, il vigile esprime un suo parere, favorevole o contrario alla concessione della residenzà. E qui si verifica la stranezza. Sulle schede relative agli occupanti dell’«8 Marzo», al termine dell’accertamento, nello spazio riservato al parere, l’operatore della Municipale scrive in stampatello: ‘Negativo. Comunicato più volte, trattasi di scuola occupata. È in stato di pericolò. E poi aggiunge che il soggetto è stato segnalato all’Autorità giudiziaria per invasione di edificio pubblico (articolo 633 del codice penale). ‘Su questo non c’è dubbio – sottolinea il dirigente Luppino – in caso di denuncia del soggetto la residenza non può essere concessa, assolutamentè. Morale: nessun occupante dell’ex scuola avrebbe dovuto ottenerla«. red 251107 set 09

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