Ex cinema Volturno – Via Volturno, Roma.
Il 16 ottobre 08, nel mezzo della peggiore crisi per il sistema economico globale, alcuni precar@ dell’abitare, girovagh@ degli sfratti, strozzat@ dei mutui, migrant@ senza un tetto, tutti stanch@ di aspettare risposte sulle politiche abitative che non arrivano mai, hanno deciso di liberare l’ex cinema Volturno (via Volturno, zona Termini), riqualificandolo dall’abbandono e dall’incuria, per riaprirlo ad un uso pubblico e per iniziare una nuova stagione di lotte per un abitare pubblico, di qualità e per un reddito garantito per tutti e tutte.
Programma – Iniziative – Materiali – Foto
Le politiche sociali, abitative e di redistribuzione del reddito in questi anni hanno visto una accelerazione verso la privatizzazione selvaggia, per inseguire il pareggio dei bilanci degli stati ormai divenuti aziende. Ora che sono le banche ad essere in crisi sembra non esserci più la paura di spendere miliardi di Euro da regalare a questi speculatori. Il governo Berlusconi, sceglie quindi di svendere per intero il patrimonio pubblico, taglia l’ICI ma lascia migliaia di persone in balia di mutui che stanno crescendo vertiginosamente, e soprattutto vorrebbe varare un piano casa, che dietro il nome di Housing Sociale vuole costruire case private, che costeranno 700 euro al mese di mutuo o di affitto, con soldi pubblici e su aree pubbliche.
In continuità con tutto ciò, il sindaco-sceriffo Alemanno propone l’housing sociale “de noantri,” chiedendo l’edificazione dell’agro romano, agitando lo spettro dello sgombero per le occupazioni, mettendo la parola fine ad un possibile piano di Case pubbliche in questa città che, dopo i 15 anni del duo Rutelli-Veltroni, è diventata una colata di cemento privato, in cui si inseguono due lavori per pagare un mutuo o un affitto, dove i precari e le precarie sopravvivono in crisi permanente. Contro questa situazione abbiamo deciso di costruirci da soli un Assessorato Popolare Contro la Crisi Abitativa, che non vuole essere alternativa di governo, ma vuole essere luogo di lotta e di dibattito. Vorremmo dimostrare, attraverso le molte iniziative che produrremo, che gli uomini, le donne, i bambini e le bambine dei 5 continenti che vivono in questa città, non hanno bisogno di governanti arroganti, che esistono alternative possibili alle politiche di privatizzazione delle metropoli e del diritto all’abitare.
Per questo parleremo alla città di come immaginiamo noi un piano straordinario di edilizia residenziale contro la speculazione finanziaria ed immobiliare, di come si possono riusare ed autorecuperare decine di immobili pubblici da adibire ad abitazione senza cementificare ulteriormente, di come forme di autocostruzione e cooperazione tra le persone possano essere una risposta immediata. Questo sarà l’assessorato popolare contro la crisi abitativa, ma sarà anche luogo di incontro tra i tanti precari abbandonati al loro destino nel mondo del lavoro in questa città, per ricominciare ad incontraci e a partire dallo sciopero del 17 Ottobre reclamare un reddito per tutti e per tutte. L’assessorato popolare sarà infine un luogo aperto a quella grande fetta di città che si oppone alle speculazioni edilizie, al massacro dei territori ed alle speculazioni sui temi dell’ambiente e della salute di tutt@ noi.
Stop agli sfratti e agli sgomberi!
Stop ai pignoramenti delle banche
Non pagheremo noi la vostra crisi
Non saremo i vostri profitti…
…VERSO LO SCIOPERO DEL 17 OTTOBRE, CASA E REDDITO PER TUTT@!…