Noi che abbiamo visto crollare le nostre case nel giro di un minuto, che abbiamo imparato a nostre spese cosa voglia dire dormire per mesi sotto le tende, che ogni giorno subiamo le logiche emergenziali e fasciste volute dal governo e attuate dalla protezione civile e da ogni forma di sbirraglia.
Noi che viviamo nella precarietà più assoluta, nella pendolarità, negli alberghi della costa, nelle baracche, che stiamo vedendo scomparire il nostro territorio sotto i colpi della speculazione, che non rientreremo nella nostra città.
Noi che subiamo i ricatti, le menzogne, i giochetti dei politicanti, l’egoismo e l’opportunismo dei tanti, che viviamo nella sospensione dei diritti, che respiriamo la polvere dei cantieri, che aspettiamo l’inverno come un incubo.
Noi terremotat@ dell’Aquila, compagn@ dello Spazio Libero 51, di Epicentro solidale, dei Cobas Abruzzo esprimiamo piena e incondizionata solidarietà agli occupanti della casa di Via Regina Elena.