Domenica 27 Maggio 2007 ore 10:00 – Firenze

BLOG DEI MOVIMENTI AUTORGANIZZATI PER IL DIRITTO ALL'ABITARE

Domenica 27 Maggio 2007 ore 10:00 – Firenze
Assemblea Nazionale delle realtà e dei Movimenti di Lotta per la Casa 

Rilanciare le Lotte ed i Conflitti Costruire un Movimento per il Diritto alla Casa e all'’Abitare

Rilanciare le Lotte ed i Conflitti Costruire un Movimento per il Diritto alla Casa e all''Abitare

Da Nord a Sud, dai piccoli centri fino alle grandi città, cresce e dilaga una situazione di precarietà abitativa che attraversa e coinvolge figure sociali diverse e settori sociali sempre più estesi; una realtà che, senza paracaduti, sta degenerando in una situazione di vera e propria emergenza, con il suo portato di drammi e conflitti.
Non solo gli sfratti continuano ad essere una realtà quotidiana ( quelli per morosità sono oramai circa il 70%); i prezzi delle case sono, soprattutto nelle grandi città, oramai alle stelle ( sono cresciuti negli ultimi anni a dismisura con punte del 120%);
sempre più persone sono costrette a coabitazioni forzate, a pagare 500/600 euro un posto letto, 300 euro per un cuscino ed in qualche caso per un cartone, a vivere in alloggi malsani ed in vivibili o in situazioni di fortuna; sempre più persone non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese costrette a subire i ricatti di piccoli e grandi proprietari, strozzate da mutui ed affitti impossibili. Ovunque crescono le baraccopoli del 2000, puntualmente smantellate dalle brillanti operazioni di polizia e qualche volta di "pulizia etnica e sociale" che oramai accomunano trasversalmente sindaci di centro destra e centro sinistra, da Cofferati, alla Moratti, fino al Sindaco di Roma Veltroni, in una deriva securitaria e in una folle rincorsa alla repressione preventiva.
La S/vendita del Patrimonio Pubblico e di quello degli enti previdenziali; la rinuncia a qualsiasi forma di garanzia pubblica del diritto alla casa attraverso la cancellazione dei fondi Gescal e di qualsiasi forma di finanziamento dell''edilizia residenziale pubblica; la completa liberalizzazione del mercato degli affitti con la sciagurata legge 431, accanto alle nuove stagioni di speculazione edilizia che hanno coinvolto e stravolto soprattutto le grandi città, hanno messo all'angolo milioni di persone determinando una situazione di crisi sociale diffusa e permanente.
A poco servono "misure tampone" di blocco parziale degli sfratti, come i "Buoni Casa" che oltre a sperperare risorse pubbliche senza risolvere alla radice i problemi contribuiscono a far lievitare il prezzo degli affitti; non regge più, anche di fronte alle manovre delle grandi holding del mattone e dei soldi regalati alle cooperative bianche e rosa, la favola del "tutti proprietari" e con essa l'idea degli incentivi per l''acquisto.
La recente attenzione, dopo un anno di colpevole disinteresse, che si sta facendo spazio all'interno della compagine governativa sulla "questione abitativa", è il risultato delle prove di forza quotidiane dei picchetti antisfratto, delle occupazioni di immobili abbandonati, delle campagne e delle mobilitazioni che in maniera diffusa anche se frammentata i movimenti hanno costruito ed articolato in maniera caparbia ed incessante.
La rabbia, la volontà di non rassegnarsi, le capacità di autorganizzazione di tante persone hanno costituito negli ultimi anni l'unica concreta risposta ad una situazione insostenibile sotto tutti i punti di vista.

Per queste ragioni, siamo convinti, non sia più rimandabile la costruzione di uno spazio comune di confronto e soprattutto di mobilitazione e di lotta
che dal basso ci permetta, con maggiore capacità di coordinamento ed incisività, di incalzare e mettere "sotto assedio" un governo ambiguo e sino ad ora latitante. Non è più possibile accontentarsi di vaghe promesse o di qualche briciola strappata agli sgravi fiscali e alle politiche di sostegno alle imprese, di qualche misura di incentivo all'acquisto, o di una piccola quota di alloggi da destinare all''affitto libero e/o concordato; i movimenti per il diritto alla casa devono avere l'ambizione di imporre su questo terreno una reale inversione di rotta:

– Bloccare la vendita del patrimonio pubblico e degli enti previdenziali; recuperare il patrimonio dismesso, caserme e immobili degli enti in testa, per destinarlo all'emergenza abitativa evitando ulteriori saccheggi delle nostre città da parte dei pescecani del cemento.
– Bloccare sfratti e sgomberi garantendo realmente il passaggio da casa a casa.
– Riaprire una stagione di investimento diretto sul terreno del diritto alla casa per portare l''offerta di alloggi popolari, oramai scesa sotto il 4% a livelli europei ( intorno alla quota del 20%), attraverso la individuazione di una fonte di finanziamento stabile dell'Edilizia Residenziale Pubblica a partire dalla
prossima finanziaria.
– Strappare il finanziamento immediato di un piano nazionale per 1 Milione di Casa Popolari da realizzare subito.
– Abrogare la legge 431 ed imporre una legge complessiva che si prefigga di garantire il diritto alla casa e all''abitare; che renda il libero mercato un eccezione e non una regola.
– Aprire una battaglia per modificare i criteri di accesso all'edilizia residenziale pubblica, per garantire l'ingresso all'interno delle fasce ERP di tutte le nuove figure del precariato sociale e di tutti coloro si sono in questi anni impoveriti grazie alle politiche economiche dei governi che si sono
succeduti alla guida del paese.

Queste sono certamente le priorità ed i punti cardine sui quali costruire una piattaforma programmatica da declinare e articolare insieme all''interno di una nuova stagione di lotta.
Ma c'è molto di più. L'emergenza casa non è che una delle tante facce della precarietà della vita, condizione generalizzata che oramai coinvolge e
travolge tutti e tutte noi.
La composizione sociale che oggi si mette in movimento sul terreno della lotta per la casa è mutata e sta mutando, e con essa le forme e le pratiche di lotta; le trasformazioni della struttura del mercato del lavoro e della società pongono ai movimenti stessi la necessità di trasformarsi e di generalizzare il conflitto. La crisi che attraversiamo è il frutto avvelenato del neoliberismo, di contraddizioni sociali profonde, è la logica risultante della sovrapposizione e dell'intreccio fra la legge 431 sulla casa, il pacchetto Treu e della Legge 40 sul lavoro, la Turco-Napolitano e la Bossi – Fini sull''immigrazione.
Per questo non si può non riempire la battaglia sulla casa di significati ed ambizioni più ampie.
Per questo, oggi, lottare per la casa non è semplicemente "necessità" di organizzarsi a partire da un bisogno negato, è tentativo di agitazione per liberarsi dalla morsa che stringe le nostre vite; è ricerca di spazi e tempi negati; è ribellione ad una condizione di precarietà e sudditanza generalizzata al mercato.
Oggi più che mai la lotta per la casa è lotta per affermare il diritto all'abitare, per la qualità della  vita nelle nostre città e nei nostri quartieri; è battaglia contro l'inquinamento elettromagnetico, contro la logica delle discariche e gli inceneritori, per i servizi; oggi più che mai lottare per la casa,
occupare, vuol dire reclamare tariffe sociali ( luce, acqua, gas, telefono, internet, trasporti), vuol dire riprendersi parte di quel diritto allo studio negato dalle controriforme della scuola e dell'università;
vuol dire costruire dal basso processi di scambio e contaminazione interculturale; vuol dire muoversi verso un reddito garantito a tutti e tutte praticando percorsi di riappropriazione.
Sottrarci al ricatto dell'affitto, alle logiche dei sacrifici, alla competizione di tutti contro tutti, liberare spazi e tempi di vita per re-immetterli nel circuito della cooperazione sociale e della solidarietà; mettere in comunicazione soggetti diversi, tessere reti sociali alternative, ricostruire le dimensioni di un agire collettivo indispensabile ad alimentare conflitti, autonomia dei movimenti, percorsi di trasformazione radicale dell'esistente.
Non c'è più spazio per stare con una scarpa dentro questi governi e con le 'altre nelle piazze.

Ci vuole una Casa per cambiare il Mondo

 

Domenica 27 Maggio 2007 ore 10:00 – Firenze
Assemblea Nazionale delle realtà e dei Movimenti di Lotta per la Casa

L''Assemblea si terrà a presso l''Ospedale Occupato Luzzi 10 Km da Firenze sulla via Bolognese all''altezza di Pratolino

Promuovo le realtà che hanno partecipato al tavolo di
discusione sulla casa della festa del precariato
sociale di Livorno:

Movimento di Lotta per la Casa – Firenze
Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa – Roma
Prec-Aut -Livorno
Movimento Autorganizzato Occupanti – Bologna
Comitato AntiSfratto / Centro Sociale ex Carcere –
Palermo

Info: 055-2001814
www.abitare.noblogs.org

 

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One Response to Domenica 27 Maggio 2007 ore 10:00 – Firenze

  1. vik says:

    ciao, vi segnalo che l’appello e il blog sono stati linkati anche su globalproject.info

    ci vediamo il 27!

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